Documenti del 1305 riportano il primo di molti restauri che la chiesa di San Nicolò subì nei secoli. Una Visita Pastorale del 1546 parla dell’esistenza di 11 differenti altari che ognuna delle sopra menzionate famiglie aveva voluto per la chiesa. Questi altari erano stati divisi tra le tre navate che esistevano a quel tempo e che furono separate longitudinalmente in due sezioni, una per gli uomini e l’altra per le donne, grazie ad un piccolo muro che attraversava la navata centrale. Su ordine del Vescovo Ormaneto, il muro fu abbattuto nel 1571 e i pilastri che dividevano le navate furono sostituite con le attuali colonne Tuscaniche.

I particolari barocchi furono aggiunti tra il 1660 e il 1680, un periodo nel quale alterazioni radicali furono fatte alla struttura medioevale, , compreso l’abbattimento degli absidi - che ora sono stati ricostruiti - cosicché poterono essere installati i nuovi altari e la chiesa poté essere separata dalle costruzioni circostanti. Infine, fu installata la balaustra davanti all’altare principale.

Anche la struttura esterna della Chiesa di San Nicolò mostra i segni  delle vicissitudini che la costruzione subì nel corso dei secoli. La prevalente ed originaria struttura Romanica rivela le molte aggiunte e modifiche che si susseguirono. Esempi di arte gotica si possono trovare nella facciata e all’interno con una serie di piccoli archi acuti che decorano il muro attorno al rosone centrale e nelle navate oltre al campanile con le sue doppie bifore ad arco acuto.

Il sagrato all’esterno fu aggiunto solo dopo il 1367 per ricavare spazio per la cappella di famiglia dei Forzaté, alla sinistra entrando, come si può vedere dalle piccole pietre da pavimentazione poste sul muro esterno che mostrano lo stemma di famiglia: un cervo galoppante ed un fiore. La dimostrazione che fu aggiunta dopo la costruzione della chiesa originale possono essere trovate a due metri dall’angolo sinistro, dov’è la pietra angolare di consacrazione, ora nascosta, inglobata nel muro, che documenta l’evento. L’aggiunta di una quarta navata, originariamente destinata all’uso delle famiglie nobili, è evidente alla destra della facciata. Oggi restano solo pallide tracce degli affreschi che correvano lungo gli archetti della facciata sui quali erano dipinti gli stemmi della famiglie nobili della città. Non ci sono, inoltre, traccia dell’edicola con archi e colonne posta sulla parte anteriore del campanile nel XV secolo e rimossa nel XVIII.

L’arte - l’architettura

Casella di testo: La Parrocchia di San Nicolò V. in Padova è un luogo dove si vive la storia dell’arte

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